(Luglio dell'Anno 3019
della III Era)
"Questa sarà l`era degli uomini" si sentenziò agli
sgoccioli della Terza Era, quando Aragorn figlio di Arathorn tornò sul
trono di Gondor, e subito dopo l`anello del potere venne distrutto nel
Monte Fato, alle terre di Mordor, e Sauron sconfitto.
Ebbe così inizio la Quarta Era di questo mondo, in cui Il trono di
Aragorn portò il regno a vette di splendore mai viste, eguagliando ciò
che un tempo fu con Isildur, figlio di Elendil. I confini raggiunsero la
loro massima estensione, grande era l`esercito.
A Faramir figlio di Denethor, eroe durante la Guerra, fu concesso il
Principato dell'Ithilien, assieme alla moglie Eowyn, figlia di Eomund e
sorella di Eomèr, Re di Rohan. Gli uomini dormivano tranquilli, ed il
loro sonno sorvegliato da Raminghi e Guardaboschi del Regno. La pace, si
può dire, regnava sovrana.
Ma essa, si sa, è solo un sogno sfuggevole, ed il male non può essere
estirpato.
Sauron certo cadde nell`oblio, i suoi servitori gli voltarono le spalle
vedendo svanire il suo potere, potere dal quale erano soggiogati.
Ma il male in sè purtroppo ha radici troppo profonde, troppo oscure
per poter essere comprese.
L'oscurità regnava ancora nei cuori corrotti di molte creature.
Gli Orchi si rifugiavano sulle montagne, i pochi Balrog rimasti si
celavano nelle più oscure caverne, e molti abomini di Melkor non erano
ancora stati sconfitti e forse mai lo sarebbero stati.
Goblin e Troll scorazzavano liberi, riunendosi e formando colonie tra le
insidiose colline rocciose dei territori dell'Est. Ed in più rimanevano
gli uomini corrotti, storici nemici di Gondor.
Gli Haradrim, o Sudroni provenienti dall'Estremo Harad, I Pirati di
Umbar e i selvaggi briganti Dunlandiani del nord.
Gli Elfi invece erano ormai sempre più rari, la loro magia lentamente
svaniva dalla Terra di Mezzo, poichè rapidamente fuggivano verso le
Terre Immortali, abbandonando una missione non ancora compiuta.
Tuttavia alcuni Elfi Scuri e pochi casati di Bosco Atro ancora vi
dimoravano, guidati da Legolas e dediti alla servitù della Regina Arwen
o all'insegnamento ai Gondoriani di parte delle loro antiche arti; i
Nani dal canto loro prosperavano, nuove truppe furono inviate a Moria e
Gimli vi dimorò accrescendo la sua ricchezza ed il suo potere.
Molti Nani provenienti dalle Montagne Azzurre, dall'Erebor e dai Colli
Ferrosi affollarono le botteghe di Minas Tirith con i loro gioielli e le
loro corazze.
Gli Hobbit, invece, tornarono a chiudersi nella monotonia giornaliera,
fumando erba pipa e mangiando fino ad esser sazi; ma dire che per loro è
finita qui sarebbe una bugia. Peregrino Tuc venne nominato dal Re come
cittadino onorario di Gondor, e ottimi rapporti sono stati mantenuti dal
trono con Samvise, sindaco della Contea, e Meriadoc, Conte di Buckburgo.
A Gondor furono da loro inviati gli Hobbit più valorosi e meno pigri,
quindi principalmente dei Tuc.
Il bianco concilio, ormai scarno di alcuni dei più potenti membri, fu
sciolto e Radagast il Bruno, unico Istari rimasto, è in continuo
pellegrinaggio per la Terra di Mezzo.
Della guerra dell'anello si susseguirono numerosi canti, a memoria delle
gesta di Frodo Baggins e Samvise L'impavido, della battaglia dei campi
del Pelènnor, e via dicendo.
Si riunì un nuovo concilio tra i Signori degli uomini, dei Nani e dei
pochi Elfi rimasti, fondato dopo la caduta di Mordor, e si decise che
ogni popolo inviasse a Gondor un´ambasciata con un contingente militare,
ed è così che nella seconda fascia di mura di Minas Tirith nacquero le
ambasciate, ognuna recitava le effige della propria razza e del proprio
popolo.
Minas Tirith diventa così una città riferimento per ogni razza del bene,
dimora di varie etnie capaci di convivere in armonia e pace.
Hobbit, Nani e pochi elfi condividono quotidianamente strade e tavola
con i figli di Gondor e con uomini provenienti da tutta la Terra di
Mezzo.
Aragorn sarà destinato a regnare per 132 anni da quel giorno, e molti
sono ancora i decenni che dovranno susseguirsi prima che il suo tempo
finisca.
|