Culto dei Valar
 

 
Manwë detto Súlimo, Re dei Valar, Supremo Sovrano di Arda, Signore dell'Aria

Il culto di Manwe viene praticato da molti, specialmente Elfi e Mezzelfi, ma in parte anche da Uomini e Nani. Egli viene spesso invocato dai marinai quando il vento cala, nella speranza che esso torni a soffiare.
Oltre ad alcune preghiere rituali egli viene spesso evocato tramite uno speciale corno il cui suono (si dice) possa raggiungere le sue orecchie; i sacerdoti che ne professano il culto ne portano sempre uno ma anche coloro che lo venerano a volte ne sono in possesso.
Il suo potere è diffuso in ogni luogo di Arda, essendo egli presente in ogni alito di vento che soffi.
La sua statua è solitamente posta davanti ad una sottile apertura nel muro la quale permette all'aria di passare, sibilando; nella statua sono presenti alcuni fori attraverso cui l'aria penetra creando suoni che possono ricordare una dolce musica, voce dello stesso Valar.

Ulmo, Re del Mare, Signore delle Acque

Culto molto diffuso tra Uomini, Elfi e Mezzelfi, lungo le coste marine (ove molti sostengono di aver visto il grande Ulmo) e presso i letti dei grandi fiumi. Il culto è molto poco diffuso tra i Nani.
I contadini lo invocano per la pioggia e i marinai affinchè il mare sia tranquillo e abbondante di pesce.
C'è chi dice che per evocarlo basti portare con se dell'acqua e versarla sulla terra, sostenendo che l'acqua di mare sia preferibile a quella di fiume, poichè nel mare egli risiede.
Il suo potere è diffuso in gran parte di Arda, limitato alle zone in cui è l'acqua a farla da padrone.
La sua statua viene spesso posta con gran parte della base immersa in acqua; in alcuni templi è posto su di una fontana dato che è convinzione che il dio preferisca l'acqua corrente a quella stagnante.

Aulë detto Mahal ovvero il Fabbro, Signore della Terra

Culto prediletto dai Nani, i cui padri sono stati creati dallo stesso Aule, egli è il Signore della Terra e molti erano i templi costruiti nelle grandi aule di pietra di Moria prima della sua caduta e le loro statue erano tra le più magnifiche che il mondo avesse mai visto.
Protettore dei fabbri e di tutti gli artigiani, si dice che ovunque vi sia una fucina o il suono di un martello che batte il ferro egli sia presente e protegga chi è al lavoro.
Viene rappresentato come un fabbro; spesso accanto alla statua è presente una piccola fucina che deve essere mantenuta costantemente accesa, a volte la fucina costituisce il ventre del Valar mentre martello e incudine ne rappresentano le forti mani.

Oromë detto Aldaron, il Grande Cavaliere, Signore delle Foreste

Devoti a lui sono Elfi, Mezzelfi e Uomini, specialmente le genti di Rohan. Viene invocato da loro prima di una battuta di caccia e gli vengono offerte le prede migliori.
Una caccia andata a buon fine viene interpretata come segno della presenza del dio.
Egli viene spesso rappresentato a cavallo e con l'arco in mano.

Námo detto Mandos, il Giudice, Signore della Morte e del Destino; fratello maggiore di Lòrien, risiede nelle Aule di Mandos

Mandos è il nome con cui era conosciuto il Vala il cui vero nome era Námo (Giudice). Námo preferiva attribuirsi questo nome in onore delle Aule di Mandos (o Aule d'Attesa), da lui presiedute, dove gli spiriti degli Elfi vagavano dopo essere stati uccisi (un tema ripreso dal nordico Valhalla), in attesa di rinascere. Gli spiriti degli Uomini, invece, vi soggiornavano per poco, poi andavano oltre Eä, probabilmente nel paradiso di Ilúvatar; anche i Nani si recavano lì, prima di reincarnarsi nei loro discendenti.

Irmo detto Lórien, Signore del Desiderio; fratello minore di Námo (o Mandos), e insieme sono indicati come Fëanturi ("I Signori degli Spiriti")

Di solito viene chiamato Lórien, dal luogo dove dimora ed i suoi giardini, che in Lórien sono situati, sono i più belli di tutta Arda.
E' il Signore delle Visioni e dei Sogni e il suo nome significa "Desiderante" o "Signore del Desiderio".

Tulkas detto Astaldo, il Valoroso, il Campione di Valinor, Signore della Guerra

Signore della Guerra forte, potente e coraggioso venerato dalla maggior parte dei popoli della Terra di Mezzo, viene invocato prima di ogni battaglia, grande o piccola che sia, chiedendone il favore. Pare sia presente su ogni campo di battaglia e in ogni luogo vengano incrociate le armi.
Viene quasi sempre rappresentato in armatura e dotato di scudo e lancia, a volte di spada, e quando la battaglia è finita, il vincitore, gli offre l'arma del capo dello schieramento avversario.

Melkor detto Morgoth, Oscuro Signore, Fiamma di Udun, Creatore del Male, Signore del Fuoco

Alla creazione di Eä e di Arda, è il più potente dei Valar e il primo a sfidare Eru (il Creatore) durante la Musica degli Ainur. Morgoth Bauglir è il primo in Arda e nella Terra di Mezzo a portare il titolo di Oscuro Signore, ed è il principale antagonista nel libro 'Il Silmarillion'.
Essendo una sorta di creatura "angelica" caduta, Morgoth è largamente ispirato dalla mitologia cristiana, in particolare a Satana; è simile anche al malvagio dio della mitologia norrena Loki.
E' anche colui che portò al male altri Ainur di rango inferiore (i Maiar), come i Balrog e Sauron.

Varda detta Elentári, Signora delle Stelle; sposa di Manwe Sùlimo

Varda fu la prima ad intuire la vera natura malefica di Melkor, ancora prima dell'Ainulindalë, e quando questi iniziò la sua opera maligna Varda si rese conto delle sue intenzioni e cominciò ad odiarlo. Melkor teme Varda più di ogni altro Valar.
Si dice che sia troppo bella per essere descritta con parole, dato che il suo viso risplende della luce di Ilúvatar. Vive con Manwë sulla cima di Taniquetil, la montagna più alta di Arda e di Valinor.
Varda è la creatrice delle stelle, le più belle e importanti delle quali realizzate usando i germogli di Telperion, uno dei Due Alberi che illuminavano la Primavera di Arda.

Yavanna detta Kementári, Palúrien, Dispensatrice di Frutti, Regina della Terra; sposa di Aulë

Una degli Aratar e la seconda più importante delle Valier dopo Varda. E' sorella maggiore della Vala Vána e sposa del Vala Aulë. Il suo nome significa "Dispensatrice di Frutti", mentre Kementári sta per "Regina della Terra". E' responsabile della crescita di tutte le piante e frutti. Viene anche chiamata Palúrien.
La più grande creazione di Yavanna furono i Due Alberi. Dall'ultimo fiore di Telperion e dall'ultimo frutto di Laurelin vennero creati la Luna e il Sole.
Prendendo a modello Telperion, Yavanna creò Galathilion, il quale venne donato agli Elfi di Valinor e piantato in Tirion. Da Galathilion discende Celeborn l'albero di Tol Eressëa.
Da Celeborn discende Nimloth, l'Albero Bianco di Númenor, e da un suo pollone, salvato da Isildur alla distruzione di Númenor discende l'Albero Bianco di Gondor.
Dopo che Eru accettò la creazione di Aulë, i Nani, Yavanna temette che essi avrebbero abbattuto tutti gli alberi nella Terra di Mezzo. Parlò allora con Manwë, che le ricordò che nella Musica ella già aveva previsto che le sue creature fossero in grado di proteggere se stesse. Questo sarà infatti il compito degli Ent, i Pastori degli Alberi, finché gli Elfi avessero abitato la Terra di Mezzo e non fosse passata la gioventù degli Uomini.
Nella Terza Era, fu proprio Yavanna a scegliere Radagast come membro degli Istari, gli stregoni che si sarebbero dovuti opporre al rinato potere di Sauron.
Dopo la Dagor Dagorath, i tre Silmaril saranno recuperati e Fëanor, una volta liberato dalle aule di Mandos li offrirà alla Dispensatrice di Frutti, lei li romperà e riporterà in vita i Due Alberi.

Nienna, Signora della Tristezza

Il suo nome significa "Colei che piange". Vive nel lontano Ovest di Arda, e si addolora per le sofferenze del mondo.
Nienna innaffiò il grande tumulo di Ezellohar con le sue lacrime, quando Yavanna cantò, per far nascere i Due Alberi. Dopo la loro distruzione da parte di Melkor, pianse su ciò che ne rimaneva per sanare almeno in parte le ferite inferte da Ungoliant, contribuendo così a far nascere l'ultimo frutto e l'ultimo fiore dagli alberi, che sarebbero diventati poi il Sole e la Luna.
Olórin era il suo più grande allievo.
Nienna si reca spesso alle sale di Mandos dove conforta quelli che la invocano tramutando il loro dolore in saggezza.
Pietà e speranza sono ciò che insegna.

Estë la Guaritrice, Signora della Pace

Il suo nome significa riposo. Suo sposo è Irmo, e vive con lui nei giardini di Lórien in Valinor. Durante il giorno non cammina ma riposa nell'isola del lago Lórellin.
Dalle fontane di Irmo ed Estë chiunque abiti in Valinor potrà rinfrescarsi.

Vairë la Tessitrice, Signora della Storia

Sposa di Mandos, tesse continuamente delle tele che raffigurano tutta la storia del mondo.

Vána la Sempregiovane, Signora della Primavera

Sorella di Yavanna, sposa di Oromë. Al suo passaggio i fiori si aprono e gli uccelli cantano allegramente.

Nessa la Danzatrice, Signora della Femminilità e della Fertilità

Nota per la sua velocità e la sua agilità, per la sua capacità di comunicare con i cervi che la seguono tra la natura e per il suo amore per la danza nelle terre sempreverdi di Valinor; sposa di Tulkas. E' anche nota per la sua bellezza pura e per l'amore che suscita il suo sguardo.